La mia esperienza

Vista la grande richiesta di mercato, è necessario che la mia azienda, la Big Luca International Consulting, si espanda.

Non potendo più fare tutto da solo, per riuscire a crescere ulteriormente, è necessario costituire un team di persone valide a cui delegare le mansioni più meccaniche e più time consuming.

Arrivati a livelli come i miei, solo facendo outsourcing si riesce a focalizzarsi sul core business ovvero l’attività, o le attività, più importante nonché quella che generano maggior introiti.

In questo articolo vi spiegherò qual è la principale problematica che ho avuto e che sto avendo nel costituire un team in quanto guru del marketing.

Scoprirete che non è così facile trovare persone competenti a cui delegare ed inoltre andremo a vedere le due principali categorie di collaboratori con le quali è più difficile lavorare.

Tutte le cose che dirò valgono sia per i liberi professionisti sia per le aziende.

La visione settoriale

Il problema principale nel quale ci si imbatte quando si vuole delegare, è la visione settoriale di molte persone. Questo significa essere esperti solo di una cosa e non essere in grado di collaborare con le altre realtà del business.

Facciamo un esempio. 

Il marketing non può essere gestito a settori ma ogni settore deve lavorare con l’altro.

Perciò il team telefonico deve capire il motivo per cui sta ricevendo delle telefonate e deve saper regolare il proprio linguaggio in accordo con gli assunti che ci sono nel sistema di Lead Generation dell’azienda.

Avere dei settori che non collaborano, può portare un business al fallimento, è quindi Importante avere una visione di insieme (Congruenza tra i vari settori) e non una visione settoriale.

Compreso ciò, andiamo a vedere quali sono le due categorie di esperti con cui ho trovato più difficoltà e con le quali prima o poi potreste dovervi confrontare.

1. Gli esperti dei Facebook Ads

Questa categoria di professionisti spesso si focalizza sulla singola campagna ed è molto difficile trovare persone che comprendano il concetto di visione di insieme.

Non è possibile sapere se i Facebook ads stanno funzionando se non si ha una visione di insieme. Di solito infatti chi si candida per gestire le campagne altrui non conosce il resto, ad esempio come fare l’email marketing o come utilizzare YouTube.

Nelle ultime settimane, ho avuto modo di parlare con molti sedicenti esperti delle ads di Facebook ma purtroppo nessuno di essi ha mai parlato di ROI. Ho sentito parlare soltanto delle metriche interne di tale social media, come per esempio costo per lead o costo per click.

Come si fa a capire se un costo per lead va bene se non si ha una visione di insieme e non si conosce Il ROI (Che è la metrica più importante) che una campagna sta generando? Non si può.

Di solito questi soggetti sono bravissimi a passare sotto le maglie di Facebook, ad esempio facendo verificare account che non dovrebbero essere verificati ma tali attività spesso non possono essere traslate in altri business.

Tali tecniche funzionano solo perché ci troviamo in una condizione particolare e favorevole come quella italiana. Non appena quel trucchetto non funzionerà più, un business sorretto solo su di esso crollerà.

Il mio obiettivo e quello di molti altri, non è trovare l’opportunità one shot, non è il business retto su un tecnicismo di Facebook che potrebbe scomparire da un giorno all’altro.

Quello che voglio è un’attività che possa crescere e rimanere in piedi anche se ad esempio per un mese non si possono fare campagne Facebook.

Un esempio reale è quello di Agosto 2018. In quel mese infatti non ho potuto fare ads e a differenza del business di molti altri, il mio business è rimasto in piedi continuando a generare profitti.

2. I creativi e i grafici

Un’altra categoria con la quale ho avuto difficoltà, è quella dei creativi.

In passato, ho avuto un collaboratore incaricato di gestire il mio canale YouTube inglese, che voleva mettere in pratica le sue idee nonostante che gli fossero stati attribuiti degli incarichi ben precisi.

Per esempio mi propose di mettere nei miei video una intro. Tale scelta fu motivata dicendomi che essa avrebbe aumentato la mia credibilità istantaneamente. In realtà gli spiegai che non è di certo una bella intro che incrementa automaticamente le conversioni.

Quello che conta, è che tutto l’insieme funzioni e non solo un aspetto del business.

Se decido di implementare una cosa nella mia azienda, è perché essa o mi facilita in qualche modo o mi permette guadagnare di più. Questo molto spesso i creativi non lo comprendono e anzi continuano a focalizzarsi nel rendere ad esempio un video sempre più bello.

Compreso qual è il problema più comune nel voler dare delle mansioni in outsourcing e quali sono gli esperti con i quali è più difficile lavorare, la domanda che sorge spontanea.
“A quale livello non si può più essere da soli?“.

Quando non si può più lavorare da soli?

Secondo la mia esperienza, in controtendenza con quello che in molti sostengono, entro un certo livello di profitto il modello libero professionista funziona meglio del modello imprenditore.

Arrivare a fare 30K al mese, è molto più facile e veloce da libero professionista. Questo perché staccarsi un emolumento di 360K euro (30K al mese) dalla propria azienda a fine anno, non è una cosa così facile se non si vuole farla fallire l’anno successivo.

Inoltre per poterselo permettere, è necessario fare almeno 10 milioni.

Nel modello del professionista si può arrivare a fare 20- 30K al mese anche senza strutturarsi più di tanto. Una volta superata tale soglia, può valere la pena delegare della mansioni per riuscire a crescere sempre di più.

Non c’è bisogno di qualcosa di particolare, nella maggior parte dei casi basta un tuttofare che lavori da remoto e che ad esempio curi le email, i Facebook ads e tutto il resto.

Ovvio però se si vogliono fare 10 miliardi all’anno, il discorso cambia ed è necessario strutturarsi.

In conclusione

Se sei un libero professionista o hai un’azienda e non conosci il marketing, c’è il rischio di trovarsi collaboratori con una visione limitata. Ciò non ti porterà miglioramenti in termini di guadagni e che probabilmente non riuscirai a riconoscere.

Qualsiasi libero professionista e qualsiasi azienda, in qualsiasi settore, dovrebbe avere una buona conoscenza di marketing o quanto meno avvalersi di un consulente esterno.

Se volete finalmente svegliarvi dal torpore, sentirvi vivi e sfidare il mondo dell’Online Marketing, potete acquistare il mio primo corso di punta nel mercato italiano.