Quanto devono essere lunghi i video?
Da quando sono arrivato in Italia le persone mi continuano a chiedere: “Big Luca i video devono essere lunghi o corti?”.
La mia risposta è sempre la solita: i video devono essere lunghi!
Altri mi dicono “Big se tu facessi video più corti riusciresti a raccogliere molti più leads“. E’ vero ma io non ne voglio di più, ne voglio meno ma più profilati e quindi interessati a comprare.
Le persone a mio parere non hanno ben compreso l’importanza di avere un ecosistema di marketing ben costruito sotto il quale stanno i video. Se il tuo obiettivo è quello di vendere, i tuoi video non sono fatti per entertainment.
Per quanto riguarda la lunghezza specifica, ricordate che i video devono condurre le persone che li guardano a comprare e quindi devono essere lunghi quanto necessario per raggiungere l’obiettivo. Se un argomento richiede 30 minuti, lo fate di quella durata.
Così come i video, anche le sales letters (cartacee o digitali), i post e le emails devono essere lunghe. Una sales letter lunga non viene letta solo da chi non è in target. Se non sono interessato all’acquisto di un trapano, la lunghezza di una sales non modificherà il fatto che non lo voglio.
L’importanza di essere congruenti
I video inoltre non devono riguardare degli argomenti diversi da quelli che vendete ad esempio nei vostri video corsi poiché altrimenti si crea un’incongruenza.
I miei video non vengono fatti in modo tale che più persone non in target li vedano. Non mi interessa avere i video più belli di tutti e ricevere tante visualizzazione se poi nessuno compra.
Le persone ricercano e vogliono congruenza tra quello che vedono prima in formato gratuito e quello che trovano dopo a pagamento. Se una persona vi promette “A” ed una volta acquistato il suo corso trovate “B” come reagite? Sicuramente non bene.
Il problema dell’incongruenza lo hanno spesso quei networkers che invitano gli amici agli incontri della propria azienda per provare a reclutarli, promettendogli invece di andare ad una festa. E’ capitato ad esempio a mio fratello e potete capire come un qualcosa del genere possa dare fastidio, proprio per via dell’incongruenza tra la promessa e la reale situazione.
Non sono tutti vostri clienti
Se volete fare i video corti per riuscire ad attirare più persone possibili e fare tante views, è perché non avete capito niente del marketing. Dovete comprendere che non sono tutti vostri clienti potenziali!
Se una persona non ha la pazienza di guardare un video di 20 minuti, non è un mio cliente. Io che spendo migliaia di euro al giorno in Ads ne saprò qualcosa? Non fidatevi di chi non ha né mai speso un euro di tasca propria né avuto risultati dimostrabili.
Molti non capiscono che una persona che vi lascia l’email non è per forza un cliente potenziale. Un prospect è una persona che ha già l’intenzione di comprare qualcosa che vendete o che è interessata alla soluzioni (anche a pagamento) ad un problema che voi potete risolvere.
Qual è il cliente potenziale di Big Luca?
Quando preparate il vostro piano di marketing strategico dovete identificare il vostro cliente tipo.
Vediamo i punti che caratterizzato il mio cliente potenziale:
- È una persona che si è stancata dei vari fuffaguru, del loro approccio e di quello che propinano.
- È stancato dei vari formatori che dicono che se ci credi fino in fondo riuscirai a raggiungere i tuoi obiettivi.
- È in cerca di informazioni pratiche di marketing perché di teoriche ne ha già ricevute abbastanza.
- Sa bene che la mia attitudine non c’entra niente con il marketing e va oltre al fatto che a volte posso essere un po’ aggressivo.
A questo punto, una volta che impattano sui miei contenuti dicono: “fammi conoscere un po’ di più, magari compro”. Questo significa essere un cliente potenziale. Non è sufficiente che vi lasci l’email.
Se vi ostinate a fare video dal contenuto molto veloce, dinamico e facilmente consumabile, attrarrete per lo più persone che vogliono solo essere intrattenute, che magari vi lasciano anche l’email ma che nella maggior parte dei casi non sono interessate ad acquistare.
Ovviamente parlo a maglie larghe. E’ ovvio che se raccogliete decine di migliaia di emails, una persona che compra la troverete.
Come parlare nei video
Non esiste un modo specifico di parlare nei video. Se non siete persone tranquille e pacate, non dovete dare l’idea di esserlo nei vostri contenuti poiché altrimenti le persone non troveranno congruenza nei vostri prodotti/servizi che offrite.
La professionalità non sempre vende. Chi vi dice che dovete sempre stare in giacca e cravatta mente e non conosce il marketing. Ovvio ci sono delle situazioni dove essere professionali è un must ma ricordatevi che il come vi presentate all’inizio impatterà sul come vi dovrete continuare a presentare in futuro.
Se ad esempio io dovessi fare tutte le mie dirette in camicia e con uno sfondo bianco, capite che non riuscirei a farle tutti i giorni.
In conclusione
Ricapitolando quindi:
- I video devono essere della lunghezza giusta per vendere e per spiegare il concetto. Ci possono volere 20 minuti come 2 ore. Se una persona non lo guarda tutto semplicemente non è in target.
- Le sales letters e i posts lunghi statisticamente funzionano meglio di quelli corti.
- Non tutti coloro che ti lasciano la propria email sono clienti potenziali. E’ inutile avere liste di decine di migliaia di contatti se poi nessuno compra.
- Dovete essere congruenti. Non presentatevi prima in un modo e dopo in un altro e non promette una cosa per poi darne un’altra.
- Se fate business, i vostri video sono fatti per vendere e non per entertainment. Non vi deve quindi interessare quante volte viene visto (views) ma quanti soldi/leads genera. Ricordo che l’unità di misura del marketing sono i soldi!
Il marketing è alla base di tutto, senza un ecosistema di marketing funzionante, fare video corti o lunghi non farà la differenza. Se vuoi approfondire le tue conoscenze ho un video corso chiamato “Online Marketing per Mentecatti” che va bene sia nel caso in cui vendiate vostri prodotti o servizi e sia nel caso in cui facciate affiliate marketing o network marketing.
