Prima o poi gli haters arriveranno
Quando si decide di avviare il proprio business online o offline e dopo aver raggiunto un minimo di successo, ci si ritroverà ad essere odiati da qualcuno. Queste persone prendono l’appellativo di haters (“coloro che odiano”).
Mentre offline è più difficile che si palesino, online la situazione è diversa in quanto facilita il proliferare di questi individui che credono di essere e di rimanere nell’anonimato ma non è così.
La cosa da capire è che prima o poi arriveranno e non esiste nessun modo per evitarli. Più saremo visibili e più ne avremo. Inoltre considerate anche che più il vostro posizionamento (brand positioning) sarà forte, più in modo inevitabile attirerete l’odio dei vostri competitors poiché andrete ad intaccare il loro.
La cosa più comune che si riceve è la diffamazione. Per esempio: “Sei un truffatore” ma spesso chi commenta non sa che non è possibile scrivere cose del genere e che si è passibili di procedura legale. Sono proprio i commenti di questo tipo, anche se non di solito non rispondiamo, a portarci a controbattere per difenderci.
Altre volte i commenti di odio immotivato degli haters sono sull’aspetto fisico e in questo caso sono più le donne ad essere colpite poiché per loro di solito è una cosa molto importante.
Il profilo di un hater
Nella maggior parte dei casi questi soggetti rientrano nella categoria delle persone scontente della propria vita e caratterizzate da un forte bisogno interiore di sfogarsi. Non arriveranno mai da nessuna parte poiché passano le loro giornate sui social invece di lavorare come fanno le persone impegnate. Io per esempio non ho il tempo di andare sotto le sponsorizzate degli altri a commentare.
La loro più grande soddisfazione è ricevere una tua risposta quindi non dargliela!
Può inoltre capitare che qualche persona che vi segue e che commenta in modo positivo sotto i vostri post, si comporti da voltagabbana ad esempio parlando male di voi alle vostre spalle nei gruppi Facebook.
I demographics dei miei haters
Una cosa interessante sono le statistiche dei miei haters. Nella maggior parte dei casi non ricevo mai insulti dalle donne poiché il 91% dei miei clienti, pubblico degli ads e tutto il resto sono uomini.
In America ho degli haters che fanno video su di me su YouTube da anni e di conseguenza ho una certa esperienza in merito.
La maggior parte degli insulti e delle offese le ricevo pubblicamente o sotto i video di Facebook o sotto quelli di YouTube. In privato mi è capitato raramente.
Questo fa capire come queste persone non avrebbero mai il coraggio di dire in faccia le cose che scrivono online.
Come comportarsi con gli haters?
La prima cosa da fare è desensibilizzarsi non solo ai commenti di odio ma anche a quelli positivi. Disattivate tutte le notifiche dei vari social network poiché l’arrivo di una notifica non vi deve suscitare nessuna emozione. Inoltre questo vi farà perdere meno tempo e vi renderà più produttivi poiché noi a differenza degli haters lavoriamo.
In poche parole dovete perdere l’interesse di stare continuamente a guardare cosa le persone dicono di voi nei forum, sotto le sponsorizzate etc…
Il mio consiglio è quindi quello di non considerarli e di non dargli importanza. Non provate a spiegargli le cose perché non funziona e nel 99,9% dei casi sprecherai solo tempo. Solo in rarissime occasioni si riesce a convertire uno ma ti suggerisco di non perdere tempo provandoci.
Non assumete qualcuno per moderare i commenti, non sono certo 1, 5, 10 commenti negativi che fanno in modo che tu non venda più. Altrimenti io che ne ricevo a decine sotto gli Ads non dovrei guadagnare.
Dobbiamo infine distinguere gli haters seriali dagli altri. I primi dovete bannarli immediatamente!
Come ricordo spesso, concentratevi sul dare valore ai vostri clienti e sul convertire le persone in target. Non perdete tempo a rispondere ai commenti ma focalizzatevi sul far crescere il vostro business. Non lasciate che gli insuccessi degli altri influenzino i vostri risultati.
I commenti degli haters non sono dei feedback
I commenti che gli haters lasciano sotto le vostre sponsorizzate di Facebook non rappresentano il reale pensiero delle persone in target (clienti potenziali) poiché loro non lo sono! Quindi non prendeteli come feedbacks!
Non credete nemmeno a quello che dicono poiché molte volte puntano proprio sulle vostre insicurezze.
Ricordate che il successo di una campagna pubblicitaria non si basa sul numero dei likes e dei commenti sul post ma sul numero dei leads raccolti, sul loro costo e sul punteggio rilevanza (il mio è sempre 10 e ciò significa che il messaggio è giusto per il pubblico selezionato). Ovvio i likes e i commenti aiutano poiché creano engagement.
L’engagement è a sua volta utile affinché Facebook spinga le mie inserzioni sponsorizzate. Gli haters ci aiutano indirettamente in due modi:
- Creano engagement.
- Ci aiutano anche a farci conoscere poiché fanno public relations gratuitamente andando a dire della nostra esistenza alle altre persone.
Chi non ha haters non è conosciuto e non è visibile.
In conclusione
In conclusione concentrati sul tuo business e sull’avere un piano di marketing ben strutturato. Non farti bloccare dalla paura di ricevere commenti negativi o di insulto. Nella stragrande maggioranza dei casi quelle persone non avrebbero il coraggio di dirti quelle cose in faccia.
Se però qualcuno va oltre e ti diffama in modo pesante, ricorri alle vie legali in modo tale da fargli capire di non essere così anonimo come crede.
Quando un mio studente mi scrive per segnalarmi che da qualche parte mi stanno offendendo, la mia risposta è sempre la solita: “non mi interessa” e così dovete fare anche voi. Inizialmente non sarà facile ma con il tempo, se seguirete le linee guida che vi ho dato, vi ci abituerete.
I concetti esposti in questo articolo sono un estratto di una lezione (chiamata guerriglia urbana) del mio video corso “Online Marketing per Mentecatti” che come dice il nome insegna a creare un ecosistema di marketing profittevole qualsiasi sia il tuo business.